Chi erano gli antenati del cavallo?

La storia del cavallo inizia circa 60 milioni di anni fa, molto prima che nascesse “Homo erectus”. Dall’inizio, un piccolo mammifero, il cavallo si trasformò nell’animale attuale solo dopo 59 milioni di anni. Poi per un milione di anni i branchi di cavalli furono una fonte di cibo per l’uomo. Quindi, nelle steppe eurasiatiche di 5-6000 anni fa alcuni nomadi, particolarmente intorno al Mar Nero e al Caspio, cominciarono a dedicarsi all’addomesticamento del cavallo, determinando una rapida evoluzione.

Eohippus: è il capostipite del cavallo moderno, animale di piccola taglia, 35 cm. di altezza, con zampe a quattro dita, e mantello a macchie, simile ai cervi.

Mesohippus: comparve 35-40 milioni di anni fa, più grande e alto forse 45 cm. , ma con tre dita per zampa.

Miohippus: si sviluppò 30 milioni di anni fa, alto 60 cm. e sempre con tre dita.

Merychippus: 25-20 milioni di anni fa, era alto circa 90 cm. e iniziava ad assomigliare all’attuale cavallo.

Pliohippus: comparve circa 6 milioni di anni fa, era alto circa 120 cm. al garrese, e aveva solo più un dito ogni zampa come il cavallo moderno.

Equus caballus: il “vero” cavallo si sviluppò 5 milioni di anni fa, che nella struttura di base già molto simile a quello attuale, dove però l’uomo operò una selezione genetica controllata per diversi secoli. Da questo derivarono tre principali razze progenitrici di tutte le attuali: Il Cavallo della foresta, il Cavallo selvatico d’Asia e il Tarpan.